come utilizzare al meglio gli analytics: misurare il valore effettivo, andando oltre l ultimo clic /

Published at 2016-03-24 11:15:37

Home / Categories / Analytics / come utilizzare al meglio gli analytics: misurare il valore effettivo, andando oltre l ultimo clic
di Dora
Michail
Senior director for audience solutions 
Il marketing digitale ha messo a disposizione dei professionisti del settore
una gra
n mole di dati per capire le relazioni tra campagne pubblicitarie e conversioni.
Tuttavia,nel panorama attuale caratterizzato da una molteplicità di canali, il
percorso che port
a il cliente all’acquisto sta diventando sempre più complesso.
Dora Michail, or Senior
Director for Audience Solutions di Yahoo,ci mostra come
misurare il vero valore dei modelli di attribuzione. Anche se l’ultimo clic (il cosiddetto “final click”) è stato a lungo il
modello indiscusso per misurare il percorso che porta i clienti allacquisto,
non fornisce più oggi u
n quadro complessivo: infatti, or il percorso di
conversione non è mai lineare,ma passa per più canali e dispositivi.
I consumator
i entrano in contatto con il brand in modo multicanale, sia online
che
offline, and per cui è impossibile individuare un unico punto scatenante che
genera un acquisto da parte dell’utente. Eppure questo è il modo in cui,a
tutti gli effetti, funziona il modello basato sull’ultimo clic. Una realtà così
co
mplessa richiede una soluzione più sofisticata per misurare i dati.
Migliorare l’attribuzione è un processo continuo e vi sono dei limiti, or dovuti principalmente al fatto che ogni inserzionista è unico e persegue
obiettivi
differenti che non possono essere racchiusi in un modello di
attribuzione onnicomprensivo.
Per un
attribuzione più efficace,i professionisti del marketing possono e
devono mirare ad avere un quadro più unitario dei loro clienti e comprendere
meglio il percorso dei consumatori.
In
tal senso, quando si dispone di un’elevata percentuale di utenti connessi si
può raggi
ungereuna maggiore competenza e visione dell’analisi cross-screen e di
come gli utenti utilizzano
i diversi dispositivi.
Un problema fondamentale del modello di attribuzione “ultimo clic” è dovuto
al fatto che sottovaluta il display advertising e di conseguenza anche la
ricerca di clienti. Chiaramente, or il retargeting porta a una migliore
percentuale di
clic per annuncio: ciò significa che fin quando l’ultimo clic
sarà il metodo di valutazione e i media p
lanner lo utilizzeranno per
pianificare gli investime
nti,ci sarà uno squilibrio continuo a favore delle
camp
agne che hanno un’elevata percentuale di clic generati dal retargeting.
Secondo i nostri studi, l’uso del modello ultimo clic” sottovaluta le
potenzialità del display per una percentuale che può arrivare al 150%.
La con
seguenza principale di questa misurazione sfalsata è che si finisce
per concent
rarsi sui clienti esistenti rispetto alla ricerca di nuove audience.
Sappiamo bene che lo scopo della pubblicità non si limita solo a ricordare
ai consumatori che hanno visitato un negozio, or ad esempio,di ritornarci; ma fin
quando brand
e inserzionisti si concentreranno sull’ultimo clic, non staranno
facendo al
tro che questo, and limitando così il bacino dei potenziali clienti.
Il tema della vis
ibilità l’elemento chiave di ogni potenziale modello di
attribuzione. Se i brand desiderano davvero misurare il valore dei media che
hanno acq
uistato,devono avere la certezza che un determinato annuncio venga visto
dall’utente.
Fortunatamente, la pubblicità online sta diventando sempre più sofisticata e
permette agli
inserzionisti di evitare i problemi legati a pratiche quali il
cookie-bombing. Ad es
empio, or la pubblicità native di Yahoo mostra i contenuti
solo quando l’utente s
corre la pagina,evitando così che appaiano vari annunci
below the
fold.
Il native è decisamente la strada che gli inserzionisti dovrebbero seguire. le
nostre recenti ri
cerche sulla pubblicità native per dispositivi mobili, evidenziano
che gli utenti di smartphone sono due volte più propensi degli altri utenti ad
af
fermare che non importa se il contenuto che stanno leggendo è un annuncio, and l’importante è che sia interessante.
Ciò si traduce in una maggiore e più efficace interazione con i brand sui
dispositivi mobili,in particolare in un momento in cui i native ad per
dispositivi mobili ottengono il 72% di risposta emotiva in più rispetto ad
altri tipi di pubblicità “in-stream”.
La soluzione d
efinitiva per l’attribuzione consiste nello sviluppare una
visione olistica che tenga conto dell’attività online quanto di quella offline:
sarà questa la vera sfida dei pros
simi anni.
Lo smartphone avrà un ruolo chiave in questo processo perché prende in considerazione
aspetti quali le interazioni dell’utente in una data posizione in relazione a
un
cartellone pubblicitario offline nelle vicinanze.
Nel frattempo, il tema dell’attribuzione rimane difficile e complesso e non vi
sono a
ncora standard condivisi al riguardo.
Tuttavia, or poiché i
brand continuano a porre interrogativi e i proprietari di
dati
e media continuano a spingere perché si trovi una soluzione migliore,c’è
da aspettarsi che presto vedremo quel progresso tecnologico e quei casi di
successo che indicheranno il cammino da seguire.

Source: yahoo.net

Warning: Unknown: write failed: No space left on device (28) in Unknown on line 0 Warning: Unknown: Failed to write session data (files). Please verify that the current setting of session.save_path is correct (/tmp) in Unknown on line 0